Genetica e comportamento nell’allevamento canino

Genetica e comportamento nell’allevamento canino è il mio ultimo video che pubblicato su You tube.

Si tratta di un argomento a cui tengo molto ed in particolare mi trovo a rispondere a diverse domande che mi pongo da tempo.

In prima battuta a chi mi rivolgo con questo articolo e con il video?

Allevatori etici e chi vuole convivere con un cane in modo cosciente e consapevole.

Allevatori e a proprietari di cani consapevoli e che desiderano vivere appieno il rapporto uomo cane comprendendone la portata e la RESPONSABILITA’.

Le razze stanno evolvendo e in alcuni casi in modi non positivi, di chi è la responsabilità? Cerco quindi di rispondere a questa domanda sulla base dei miei studi.

Che tipo di collegamento c’è genetica e comportamento nell’allevamento canino? Alla luce dei nuovi studi di epigenetica vi sono molte  nuove considerazioni da fare.

Genetica epigenetica allevamento canino

Premessa per comprendere il mio modo di vedere questo argomento, genetica e comportamento canino.

Premessa il mio modo di pensare implica un modello di universo a cui tutte le idee debbano fare riferimento, nel corso della mia vita ho cambiato idee, questo è stato un processo molto lungo e doloroso perché cambiando una singola idea del mio sistema tutte le altre idee ne sono risultate influenzate, dovendole quindi modificare.

La Genetica classica ha portato a dei postulati

La genetica moderna inizia con gli studi Mendel, un abate che oltre a doversi difendere da uno Stato totalitario e con un sistema tributario eccessivamente gravoso a quel tempo riuscì a intuire e dimostrare le prime leggi della genetica.

Molti ora pensano che lo studio della biologia consista nell’osservazione al microscopio, tuttavia non è così perché le più grandi scoperte nella biologia sono state fatte osservando i fenomeni macroscopici e prendendo una serie di dati, quindi facendo delle considerazioni su questi dati.

Anche Mendel arriva alle sue leggi in modo deduttivo e con l’utilizzo della statistica.

Senza entrare troppo nello specifico a questo livello ci serve ricordare che con Mendel abbiamo la genetica classica che dimostra che vi è un materiale genetico all’interno delle cellule degli esseri viventi, e questo materiale genetico fa si che si esprimano dei caratteri.

Tramite questi studi e con la creazione e dimostrazione del modello di DNA a doppia elica da parte di Watson e Crick della doppia elica si arriva all’assunto ogni gene una proteina un carattere.

Caduta del primo postulato della biologia Molecolare

Questi tipo di assunto è miseramente caduto con gli studi di Monod che studiando il comportamento di certi batteri in determinati terreni di cultura si accorge che vi sono sistemi complessi di geni che sono soggetti ad una regolazione. I suoi studi sull’operone lac dimostrano che il terreno di cultura può influenzare l’espressione di determinati geni.

Se sei interessato leggi questo articolo sulla vita di Monod il genio coraggioso

Caduta di altri postulati della genetica classica

Con gli studi di Barbara Mcklintoc cadono anche i postulati inerenti il fatto che il materiale genetico del nucleo sia immutabile: Barbara studia infatti i trasposoni, elementi di dna che si possono spostare nel genoma andando anche a frapporsi all’interno di altri geni impedendone o modificandone la trascrizione.

Genetica e comportamento nell'allevamento canino

Poi arriva l’epigenetica, una vera rivoluzione scientifica

In un primo tempo si parla di epigenetica a livello molecolare ossia si osserva che il dna può essere metilato in alcune zone e che queste metilazioni influiscono sulla possibilità di trascrizione.

Poi si parla di epigenetica a livello di organismo in particolare con gli studi del 2013 su nature neuroscience.

Un gruppo di ricercatori dell’Howard Hughes Medical Institute a Chevy Chase, in Maryland, ha indagato i meccanismi alla base della trasmissione dei traumi ricevuti in vita nelle generazioni successive. Studiano quindi la trasmissione di segnali indotti dalla paura, da determinate molecole chimiche nei topi.

Questo era già un fenomeno che veniva spesso osservato in diverse specie animali ma mai compreso fino in fondo.

Parental olfactory experience influences behavior and neural structure in subsequent generations: https://www.nature.com/articles/nn.3594

I ricercatori dimostrano che determinati stimoli che inducono paura sono memorizzati a livello epigenetico e trasmessi a due tre generazioni successive.

Se si trasmette con l’epigenetica il riflesso alla paura si pososno trasmettere anche altri tipi di caratteristiche del comportamento?

La così detta memoria di razza ha a che fare con questi meccanismi?

Certamente.

In uno studio scientifico sul cognitivismo sociale dei cani il Biologo Brian Hare dimostra che i cani sono stati selezionati a leggere e comprendere l’uomo. I cani mostrano una peculiare attitudine che è assente sia nei lupi che negli scimpanzé. Questa attitudine è già presente nei cuccioli quindi o è ereditata geneticamente o comunque fa parte della coscienza collettiva dei cani.

Questo implica che come educhiamo e addestriamo i nostri cani di allevamento influisce sulle generazioni successive.

Cognivismo sociale nei cani:https://martinoporta.com/blog/cognitivismo-sociale-nei-cani/#:~:text=Il%20cognitivismo%20sociale%20dei%20cani,sulle%20interazioni%20sociali%20in%20generale%20.

Ma non solo, anche i privati, i proprietari dei labrador influenzano la memoria di razza se consideriamo che tutti i labrador sono in qualche modo collegati tra loro ossia entangled come direbbe la fisica quantistica .

Scienza, la genetica del comportamento: se vuoi sapere come finisce guarda il video !

C’è anche un proseguo di questo argomento che ti consiglio di leggere qui: istinto e memoria di razza il caso del labrador retriever.

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