Paolo Villani Cinofilo di Fidenza
In questa Pagina desidero mantenere vivo il ricordo di un maestro della cinofilia: lo è stato per me e per molti altri amanti dei cani sia in Provincia di Parma che in tutta Italia. Molte delle persone che conosco che si sono avvicinate a Paolo per educare il proprio cane hanno finito per diventare Educatori cinofili e questo non è un caso, ma dimostrazione della passione e dell’amore per i cani che sapeva trasmettere.
Grazie Paolo.
Paolo Villani cinofilo il suo motto
Ma preferisco non dilungarmi e lascio a pieno titolo la parola a Paolo per descrivere le sue tante passioni. Iniziamo con il suo motto:
“Per lavorare con il cane sono necessari amore, pazienza e capire quando fare un passo indietro”
Che spesso amava condensare in:
“Amore pazienza e un passo indietro.“
Paolo Villani cinofilo e l’attivazione mentale
L’attivazione mentale o problem solving consiste nel proporre al cane una serie di giochi da risolvere in piena autonomia. Questo tipo di attività è adatto ad ogni cane ma soprattutto non è un sostituto dell’uscita quotidiana in un giorno di pioggia! L’attivazione mentale porta il cane ad utilizzate la “testa”, a ragionare, a mantenere un atteggiamento calmo e concentrato per poter risolvere il “quiz” che gli viene presentato e ad aumentare la capacità di attenzione. Il cane sviluppa la propria autonomia, mantiene viva la sua curiosità e impara ad interessarsi a tutto ciò che gli viene proposto. Insieme alla conquista della propria autonomia nell’affrontare situazioni difficili viene migliorata e rafforzato il legame con il padrone poiché questo diventa propositore di nuove attività che danno soddisfazione al cane, gli permettono di sfogare la sua curiosità e voglia di fare sempre cose nuove. Le difficoltà incontrate nel risolvere i giochi, che di volta in volta gli vengono presentati, insegnano al cane a superare quei momenti di stress causati dall’impossibilità di raggiungere immediatamente il proprio obbiettivo, capacità che gli tornerà utile nella vita di tutti i giorni. Seguendo una corretta sequenza, che cambia da soggetto a soggetto, di presentazione dei “giochi” si porta il cane a sviluppare sempre maggiori abilità: utilizzare il muso per spingere un pistoncino, le zampe per muovere un tubo basculante, tirare un piolo per far cadere un biscotto, aprire un cassetto ecc.
Attivazione mentale per far funzionare la mente
Normalmente i cani non sono abituati ad intraprendere attività che li impegnano mentalmente, per cui questo tende a stancarli moltissimo, come una corsa all’impazzata nel prato, ma anziché alzare il livello emozionale li aiuta a trovare uno stato di “equilibrio” e di appagamento. Ogni gioco ha una sua utilità, è un piccolo step verso lo sviluppo di nuove capacità cognitive. Non esiste una sequenza unica nella presentazione dei giochi, ogni cane posto di fronte al medesimo gioco risponde in modo diverso. Alcuni rinunciano dopo pochi tentativi, altri cercano l’aiuto del conduttore poiché non abituato a risolvere i problemi da solo, altri ancora entrano in uno stato di stress che li porta a comportamenti come abbaiare o distruggere: ogni cane deve seguire un iter personale! Fare attivazione mentale richiede grande capacità di leggere i messaggi che il cane ci invia: segnali di calma, segnali di stress, di capire il soggetto che ci si trova di fronte e adattare quindi il livello di difficoltà alle sue capacità; non esiste una tecnica valida per tutti. La regola principale nel fare attivazione mentale è che il cane deve risolvere il gioco da solo, per lui diventa gratificante l’esserci riuscito con le proprie forze e non necessita di altre gratificazione dal padrone: aiutare il cane sarebbe come dire:” io ho vinto e tu hai perso”, si andrebbe così a minare la sicurezza, l’indipendenza e la voglia di impegnarsi in questa attività . Il cane deve sviluppare le sue capacità di ragionare sul problema e arrivare da solo alla soluzione.
Le regole fondamentali dell’attivazione mentale o problem solving secondo Paolo Villani
Nel fare attivazione mentale è importante ricordarsi che:
- Il conduttore deve essere sempre presente durante lo svolgimento dei giochi ma non deve mai aiutare il cane
- L’attività venga svolta in un luogo tranquillo: per il cane è difficile concentrarsi se circondato da molti stimoli esterni
- Al cane venga lasciato il tempo sufficiente per arrivare alla soluzione dei giochi (circa 20 minuti)
- Il cane deve sempre finire una sessione di lavoro in modo positivo: se non riesce a risolvere un gioco è il momento di fare un passo indietro
- Non si deve mai premiare o lodare il cane per aver risolto il gioco: la sua gratificazione è l’essere riuscito a risolvere il problema da solo
Alcune foto di uno stage di attivazione mentale
Le foto dello stage di Novembre 2011 a Fidenza dove ho partecipato con Maya, intipama Spippola.
Il video di Paolo Villani realizzato da Jsabel
Di seguito un video realizzato da Jsabel e Jessica che parla di attivazione mentale ma non solo.
Nel video si spiega la storia, ossia come è nata e come si deve fare l’attivazione Mentale secondo Paolo Villani.
Qui di seguito alcuni esempi sul campo.
Paolo Villani cinofilo e la discriminazione olfattiva
“ un cane addestrato è in grado di trovare 2 granelli di sabbia in una spiaggia lunga 500 metri, larga 50 e profonda 50 cm” questa è la tesi sostenuta da un ricercatore, incredibile ma vera.
La discriminazione olfattiva come molte altre specializzazioni, permette al cane di trovare equilibrio e di rafforzare il legame di reciproca collaborazione con il proprio conduttore, ed inoltre, cosa ben più importante, permette allo stesso conduttore di comprendere le grandi potenzialità del suo amico a 4 zampe.
In fin dei conti se ben ci pensiamo, quante volte abbiamo visto il nostro cane piantare il muso a terra in cerca di qualche informazione, non facendo altro che utilizzare le sue capacità naturali tramite il naso. Non molto lontano, da quello che fa il lupo durante la caccia, che solo dopo aver cercato, invano, la preda prima con la vista e poi con l’udito, annusa il vento ma se anche questo non serve a nulla mette il naso a terra per cercare una traccia.
Come descrive Paolo Villani il senso dell’olfatto
Basti fare un piccolo confronto per comprendere le capacità olfattive del nostro cane.
Superficie dell’epitelio olfattivo:
cane 150 cm”
uomo 2,5 cm”
Numero dei recettori olfattivi:
nel cane da 125.000.000 milioni a 220.000.000 milioni circa
nell’uomo 5.000.000
Forse cosi potremo, anche comprendere le stravaganze del nostro cane, se a qualche km di distanza da noi, c’è una femmina in calore
Come avvicinarsi alla discriminazione olfattiva secondo Paolo Villani
essenziale, per chi si avvicina a questa disciplina, è ricordarsi che l’addestramento prevede la capacità, del conduttore di sapere e di imparare a gestire diverse situazioni, di avere pazienza e di essere consapevole che per quanto piacevole possa essere lavorare con i cani , questo prevede però momenti in cui di sicuro si dovrà fare un passo indietro, per dare il tempo al cane di collegare i pezzi e per evitare lavori troppo frettolosi , che produrrebbero solo della confusione.
Ricordiamoci che il cane non fa altro che recuperare un istinto assopito, mentre a noi spetta il compito di fargli capire, con il suo linguaggio, il come, e di ridargli indietro tuttto cio che la natura glia ha dato ( curiosità, indipendenza ecc.).
Se ben addestrato un cane può rintracciare qualsiasi cosa dagli esplosivi alle droghe , alle persone scomparse, ai tartufi ecc…
Non rimane che dire benvenuti in questo mondo e buon lavoro a tutti.
Insegnare un comportamento
Educare un cane non significa insegnargli a rispondere a dei comandi ma bensì insegnargli un comportamento. L’educazione del cane inizia sin dalla sua nascita; la mamma, nelle prime settimane di vita, impartisce lezioni importanti ai propri cuccioli. Quando il cucciolo entra nella nuova famiglia, il compito di educatore passa nelle mani del padrone.
Nei corsi di educazione insegniamo ai proprietari come educare il proprio cane a vivere nella nostra società e come mantenere questa educazione.
Importanti insegnamenti
I principali e indispensabili insegnamenti sono:
- Come comunicare con il proprio cane: come comprenderlo e come farsi comprendere;
- Come proporre al cane un’attività e non imporla;
- Come educare il cane rispettando la sua natura;
I corsi di educazione per cuccioli partono al compimento dell’ottava settimana fino all’anno di vita. Il cucciolo viene seguito durante la crescita in modo da integrare gli insegnamenti dati dalla madre con quelli dati dal proprietario
Modi e tempi
Per i cani adulti non si possono definire tempistiche, poiché queste vengono valutate a seconda del soggetto e possono cambiare durante il percorso. Nel caso del cane adulto, il corso di educazione, parte dalla risoluzione dei “problemi comportamentali” del cane dopo aver compreso il motivo della loro comparsa (se non dovuto a tare genetiche derivanti da errati accoppiamenti). Il cane impara a mettere da parte questi comportamenti sostituendoli con altri adatti alla vita nella nostra società
Paolo Villani cinofilo: una vita per i cani, la sua storia raccontata da lui
Paolo Villani nasce a Fidenza il 28/12/1933. Inizia giovanissimo la sua carriera cinofila affiancandosi al miglior preparatore per cani da caccia della sua città natale.
Ottimo allievo comincia ad interessarsi alla scienza comportamentale del cane risolvendo così diversi problemi riscontrati durante gli addestramenti dei cani, diventando ben presto una figura professionale ben nota non solo a Fidenza, ma in tutta la provincia di Parma.
La vera svolta della sua carriera professionale si presenta nel 1970 quando conosce Giuseppe Gallotti, figura carismatica del volontariato parmense, fondatore dell’associazione “I Lupi”, nonché ottimo tecnico cinofilo.
Comincia un rapporto di collaborazione che durerà per oltre 12 anni, iniziando da prima alla preparazione di cani da utilità e difesa, per passare poi all’addestramento di cani da calamità e catastrofe.
Paolo Villani e la Protezione civile
Partecipano insieme ai soccorsi in occasione del terremoto dell’Irpinia, Messico, San Salvador acquisendo così un bagaglio tecnico importantissimo.
Nel corso del 1988 Villani decide di fondare un’associazione propria nel suo comune di residenza, chiamandola “Nucleo Cinofilo Soccorso Fidenza”.
Durante il suo percorso Paolo Villani cinofilo decide di confrontarsi con altre realtà della cinofilia da soccorso a livello mondiale, partecipando a diversi seminari in Francia, Svizzera, Slovenia, Svezia ecc. .
Paolo Villani e le nuove conoscenze di psicologia canina
Nel 1989 Paolo inizia una collaborazione con il noto etologo svedese Lars Falt, profondo conoscitore e studioso della psicologia canina. Forte di questa meravigliosa e produttiva esperienza Paolo Villani rivoluziona le vecchie metodologie di addestramento con tecniche basate sullo studio della psicologia del cane, rivelate assai più produttive delle precedenti.
Perfeziona inoltre la sua conoscenza in morfologia canina, partecipando a vari stage tenuti dal docente Alquati Pietro.
Importante esperienza l’ha avuta in Bulgaria dove ha lavorato come istruttore per la formazione di unità cinofile da soccorso locali, lo stesso anno collabora inoltre con unità cinofile Cubane e Messicane.
I principali interventi di Protezione civile, unità cinofila su macerie
Nel 1994 Paolo Villani partecipa ai soccorsi in occasione della tremenda alluvione ad Alba in Piemonte.
Sempre nel 1994 partecipa inoltre ai soccorsi in occasione dell’alluvione a Polesine Parmense.
Paolo Villani nel 1995 partecipa con il suo cane “Poncho” al Campionato Italiano per cani da catastrofe (Svizzera) salendo sul gradino più alto del podio, guadagnando la qualifica di campione assoluto, risultato che riconfermerà anche nell’edizione svolta nel 1996.
Nel 1997 Paolo Villani cinofilo partecipa alla sessione di esami di ammissione al team I.R.O. (Austria), vale a dire l’ente che coordina le unità cinofile a livello internazionale. Anche in questa occasione Villani supera a pieni voti l’esame finale.
Sempre nel corso del 1997 Paolo Villani partecipa ai soccorsi in occasione del terremoto a Serravalle (Umbria).
Nel corso del 1998 Paolo Villani partecipa alla selezione per entrare nel team della squadra nazionale U.C.I.S. (che è l’ente che coordina le unità cinofile a livello italiano), superando brillantemente l’esame operativo.
Nel 1998 partecipa con il team U.C.I.S. ai soccorsi in occasione dell’alluvione a Sarno e Quindici.
Paolo Villani cinofilo nel 1999 partecipa con il team U.C.I.S. ai soccorsi in occasione del devastante terremoto in Turchia dove con il suo cane “Poncho” effettua tre importanti ritrovamenti.
Sempre più sete di conoscenza
Durante il corso degli anni la sete di incrementare la propria conoscenza non si placa e decide di interessarsi alla disciplina dell’Obedience, frequentando numerosi corsi che lo porteranno nel corso degli anni a far parte della squadra nazionale e a partecipare a diversi campionati mondiali ed europei (Nizza, Portogallo, Germania, Olanda, Torino, Milano) classificandosi in due campionati mondiali ed uno europeo 3° assoluto con il suo cane “Ruth”, Golden Retriver figlio del glorioso “Poncho”.
Nel corso del 2000/2003 partecipa assieme al collega Bagnato Antonio come membro della commissione “standard cinofili” presso il Dipartimento di Protezione Civile di Roma.
Paolo Villani cinofilo nel 2003 collabora con il docente americano D.F. Shimmer Skating (docente di psicologia legata ad atti di terrorismo e studioso del recupero di cadaveri in acqua nonché disaster manager durante l’attentato alle torri gemelle dell’undici settembre) per l’addestramento sul ritrovamento dei cadaveri in acqua.
Partecipa inoltre al congresso tenuto dal docente di psicologia Jerry Mitchel (Università del Mariland U.S.A.) riguardante lo “Stress del soccorritore”.
Ha collaborato con il noto docente svedese Anders Hallgreen nella stesura del libro “ABC del cane”.
Le origini dell’attivazione mentale Paolo Villani
Agli inizi degli anni 2000, Villani inizia lo studio dell’attivazione mentale sui cani, rivoluzionaria attività che ha promosso e fatto conoscere con metodologie costruite in anni di sperimentazioni.
Paolo Villani cinofilo ha ricoperto l’incarico di responsabile tecnico e istruttore dell’associazione “Nucleo Cinofilo Soccorso Fidenza” , e pur mantenendo come indirizzo primario la cinofilia da soccorso collabora con la Polizia di Stato e con l’arma dei Carabinieri per l’addestramento di cani antiterrorismo (ricerca esplosivi); ha collaborato inoltre insieme ai suoi volontari con il corpo dei Vigili del Fuoco per l’addestramento di cani da catastrofe.
Impegnato nel sociale, Paolo Villani ha ospitato presso la struttura dell’associazione un gruppo di persone disabili, collaborando con il personale sanitario con l’ausilio di cani da Pet Therapy.
Paolo Villani e la Protezione civile
Come si può leggere nella sezione precedente Paolo Villani cinofilo ha dedicato la sua vita alla cinofilia, ma anche e soprattutto alla Protezione civile, nel campo macerie di Fidenza passava infatti molto tempo a preparare i propri cani per questo tipo di attività.
Voglio concludere con alcune foto che sono per me più di un ricordo di quel periodo passato al campo macerie di Fidenza dove oltre a Paolo ho potuto conoscere tanti cinofili che sono diventati bravi professionisti. Altre le trovate nella pagina dedicata ad altre esperienze cinofile visto che il periodo passato al campo macerie di Fidenza lo ritengo un dei più formativi.
Quindi di seguito alcuni bei ricordi con Jessica, Monica, Roberta e Romina
Con Paolo villani cinofilo ho avuto la fortuna di provare tante discipline: dall’educazione di base alla introduzione alla ricerca in superficie e su macerie, dalla discriminazione olfattiva alla palestra per cuccioli e cani adulti.
E per finire tante passeggiate di socializzazione
Altri bei ricordi con Paolo Villani cinofilo, Jessica, Marzia, Jsabel e Monica
Un grazie e arrivederci Paolo!